Prima parte: 5 novembre 2021 ore 21-22
Serata di presentazione on-line da Sala Massa – Seminario Vescovile di Cuneo
In presenza: mons. Piero Delbosco, Degioanni Patrizia, Dutto Paola, Chiaramello don Pierangelo Pellegrino don Giuseppe
Collegamenti da remoto: 76
La sessione è stata presieduta dal vescovo, che ha dato il suo saluto e l’avvio della serata con la Preghiera per il Sinodo.
Il tema principale della serata è stata la presentazione da parte di don Giuseppe Pellegrino, segretario generale coordinatore, delle nove proposizioni sul tema della Fede, che fanno parte dello Strumento di lavoro.
Esse propongono alla Chiesa locale di adottare stabilmente due obiettivi: riportare ogni volta al cuore di quello che siamo e facciamo la fede; aggiornare la nostra fede accettando la provocazione del tempo odierno. Ciascun credente è continuamente esposto al rischio di smarrire la propria fede, perché le pratiche del credere possono diventare automatismi vuoti, senza anima. Da qui la responsabilità che la Chiesa locale ha di aiutare i credenti ad alimentare la fede personale. Anche le comunità sono esposte al rischio di smarrirsi nella tentazione dell’autoreferenzialità (celebrare se stesse e la propria tradizione o i propri miti) e dell’attivismo che consuma forze, risorse, tempo nella continua proposta di attività. Occorre assumere strumenti istituzionali che contrastino ciò che porta persone, pratiche, istituzioni ecclesiali a diventare gusci vuoti, senza fede.
Oggi la fede persiste e non scompare, ma è spinta all’angolo, come un elemento della vita privata o di piccoli gruppi. Diventa un sostegno forte a cui restare attaccati. Talvolta sfocia in rigidità e irrazionalità. È personalizzata, passa attraverso il filtro della libertà personale, ma esposta anche a fragilità personali e allo smarrimento di fronte al pluralismo di visioni.
Alla fede sono opposte contestazioni radicali. Molte volte la posizione dei credenti è rimproverata di irrazionalità. Oppure è contestata in nome dello scandalo del male, presente dolorosamente nella natura e nella storia umana. Anche l’incoerenza dei credenti alimenta diffidenze. Di conseguenza la cultura contemporanea adotta come normale la posizione non credente ed esige dai credenti un maggiore impegno nel rendere ragione della propria visione e della propria ricerca.
L’interesse e la famigliarità con il Vangelo, con i Sacramenti, con la vita della Chiesa non sono associate ad una visione netta del mistero di Cristo, neppure tra i fedeli. Come gregge che cammina in giorni di nebbia, essi sono vicini a Cristo, ma in modo spesso confuso e inconsapevole.
Il testo integrale delle proposizioni, introdotto dalla parola evangelica di Lc 8,22-25, è stato inviato al termine della serata ai sinodali. Essi potranno intervenire nella seconda parte della sessione, prevista per venerdì 12 novembre, in presenza, presso la chiesa di San Paolo in Cuneo, quando ci sarà l’ascolto delle voci dei sinodali e il confronto in assemblea. Nella data del 12 novembre è anche prevista in apertura la votazione sulle proposizioni relative al tema della Parrocchia, già presentate e discusse nell’assemblea precedente.
seconda parte: 12 novembre 2021 ore 19.30-22.15
Votazione, ascolto e confronto presso Chiesa parrocchiale di San Paolo in Cuneo
Presidenza: mons. Piero Delbosco, vescovo di Cuneo e di Fossano
Segreteria: Degioanni Patrizia, Dutto Paola, Chiaramello don Pierangelo Pellegrino don Giuseppe
Sinodali presenti: 82.
L’assemblea è stata moderata da don Giuseppe Pellegrino, segretario generale coordinatore.
Il canto di invocazione allo Spirito ha accompagnato l’introduzione dell’Evangeliario e di una lampada accesa per dare avvio all’assemblea. È seguita una breve liturgia della Parola presieduta dal vescovo, con lettura del testo evangelico di Lc 8,22-25 ed omelia. L’intera assemblea si è unita infine con la Preghiera per il Sinodo.
In apertura si è proceduto per alzata di mano alla votazione delle undici proposizioni dello Strumento di lavoro, dedicate al secondo tema sinodale: la Parrocchia. Su ciascuna proposizione è stato raccolto il consenso quasi unanime, con poche astensioni.
Il tempo successivo, interrotto da un breve intervallo, è stato dedicato all’ascolto e al confronto sulle nove proposizioni presentate on-line nella serata del 5 novembre, dedicate al terzo tema sinodale: la Fede.
Nella parte di ascolto, sono intervenuti 12 sinodali prenotati. È seguito l’intervento di altri 7 sinodali. Nella parte di confronto è stata avviata la ricerca di prospettive su cui dialogare attorno al tema. I sinodali che hanno preso la parola sono stati 11. Pertanto, come totale nella serata ci sono stati 30 interventi di sinodali.
Da parte del segretario generale, don Giuseppe Pellegrino, è stato proposto come avvio per il confronto l’interrogativo su alcune polarità emerse circa la necessità o meno di sottolineare che la Chiesa locale debba presentarsi innanzitutto come servizio alla fede e circa il percorso della fede considerato come fatica o innanzitutto come gioia. È emerso come si tratti di accentuazione che non vanno contrapposte, ma integrate, senza negare sensibilità differenti tra i fedeli. Allo stesso tempo è diventato più chiaro a tutti come proprio il tema della fede sia al centro del percorso sinodale, perché ne va di ciò che siamo e di ciò che facciamo, eppure sia anche il tema più difficile da affrontare con competenza teologica e con consapevolezza della sua fragilità e preziosità.
La serata si è conclusa con un’ultima monizione del vescovo, che ha manifestato la sua soddisfazione per il percorso sinodale, in cui egli constata crescente maturazione e profondità. Per quanto riguarda il tema della fede, il vescovo ha visto emergere nell’assemblea innanzitutto le dimensioni del cammino, della ricerca, della sofferenza. Di conseguenza ha esortato la Chiesa locale a proseguire sulla via dell’incontro con tutti, mettendosi a disposizione, per «lasciarsi trovare» e cercando il contatto, per «andare a trovare».
La Segreteria del Sinodo è ora impegnata a rielaborare quanto emerso per proporre una ri-scrittura delle proposizioni discusse. Nella data del 3 dicembre, in occasione della quarta sessione, che sarà dedicata al tema del Prete, la nuova formulazione verrà sottoposta a votazione. Si potrà così verificare il grado di consenso dei sinodali attorno a ciascuna proposizione in modo che possa esprimere la voce dei fedeli per la Chiesa locale, il consensus fidei fidelium.