Un Sinodo è un percorso di ascolto, incontro e discernimento, proposto dal vescovo a tutti i fedeli attraverso Assemblee sinodali, presiedute dal vescovo, a cui prendono parte i sinodali. Il Sinodo si conclude con la proposta di orientamenti dall’assemblea che diventano vincolanti per la Chiesa locale.
Il periodo che le Chiese locali stanno vivendo richiede confronto e scambio di idee, richiede un supplemento di discernimento. Da alcuni anni è stato avviato un percorso verso l’unione delle due diocesi di Fossano e di Cuneo e questo passo esige cambiamenti sul piano dell’organizzazione, ma ancora di più sul piano della mentalità e delle tradizioni specifiche di ciascuna comunità. Nel frattempo, il contesto culturale e sociale aggiunge ulteriori elementi di complessità, con una concezione sempre più secolare della vita e allo stesso tempo con una concezione della dimensione religiosa più personalizzata e autonoma.
Nell’ultimo periodo si è aggiunta la crisi sanitaria e sociale collegata alla pandemia del Covid-19 con grandi ripercussioni sulla vita delle comunità cristiane e sui sentimenti collettivi dei fedeli e di quanti si avvicinano o si allontanano dalla Chiesa, sollecitati anche dai grandi interrogativi che la pandemia ha innescato. Per non restare solo nelle decisioni che riguardano la vita delle comunità e per non lasciare a se stessi i pastori, i ministri, gli operatori pastorali e i fedeli nelle singole comunità il vescovo di Cuneo e di Fossano, mons. Piero Delbosco, ha scelto di investire nell’idea di un Sinodo diocesano.
La preparazione del Sinodo è stata avviata con una fase di ascolto, che ha avuto un momento inaugurale domenica 4 ottobre 2020, mediante la proposta di celebrazioni in ogni zona pastorale delle due diocesi. Nei mesi successivi, la situazione di emergenza sanitaria ha portato a valorizzare in modo particolare gli strumenti digitali per suscitare il confronto e per raccogliere contributi da parte di singoli fedeli e di comunità sui quattro temi che sono stati individuati dalla Segreteria preparatoria che il vescovo ha costituito e che si è avvalsa di un gruppo di studio. I temi individuati sono: i cambiamenti, la parrocchia, la fede, il prete.
Tutti i fedeli sono stati invitati a preparare il Sinodo. Coloro che sono stati scelti per prendere parte alle assemblee sinodali sono i portavoce di tutti, in particolare di quanti sono meno ascoltati abitualmente. I suggerimenti dello Spirito Santo possono giungere da strade diverse. Compito dei pastori e dei fedeli laici è mettersi in ascolto e in ricerca, disposti sempre a convertirsi e rinnovare se stessi.
Il Sinodo vuole suscitare un nuovo interesse per la Chiesa locale, nuova passione ed entusiasmo, voglia di credere ancora o almeno di prendere sul serio la fede. Su questa base di speranza e di dialogo tra fedeli e pastori, sarà più facile procedere nelle decisioni pastorali che sono da prendere. In particolare, sarà più facile mettere insieme le risorse umane e le istituzioni ecclesiali, creare un’unica diocesi, nuova nello Spirito, derivata dalle attuali diocesi di Cuneo e di Fossano. Sul territorio sarà più facile realizzare delle unità pastorali vive, che possano animare la vita cristiana: le liturgie, la trasmissione della fede, la testimonianza della carità, la cura del patrimonio culturale ricevuto dalle generazioni passate.
Il tema base scelto per il Sinodo è quello dei cambiamenti che stiamo attraversando e che con il Covid-19 sono diventati più visibili e impegnativi. Possono diventare un’opportunità di rinnovamento per la fede e per la vita delle comunità cristiane. Il tema centrale è quello della fede: c’è ancora fede sulla terra? È la grande domanda che si faceva Gesù stesso (Lc 18,8). Le parrocchie come si devono rinnovare a servizio della fede? E i preti, che stanno diminuendo e spesso sono in difficoltà, quali nuovi compiti possono avere insieme agli altri fedeli?
Per giungere ad un quinto tema sinodale indicato più direttamente dai fedeli è stata lanciata una consultazione attraverso le comunità, attraverso il sito internet e i social media. Con questa iniziativa la Segreteria ha voluto che fosse la voce dei fedeli a proporre un tema, che in modo condiviso possa essere riconosciuto come una chiave importante per rinnovare la passione per il Vangelo nella nostra Chiesa locale.