Comunicazione alle Associazioni laicali e ai movimenti ecclesiali

Comunicazione alle Associazioni laicali e ai movimenti ecclesiali

Il percorso sinodale è alla sua prima tappa: tempo di ascolto dei fedeli e delle comunità

Pur in mezzo alle gravi difficoltà del momento, molte parrocchie stanno cercando le modalità per coinvolgere le persone nel discernere i cambiamenti che avvengono e per mettersi in ascolto dei suggerimenti che vengono dallo Spirito. 

Vista l’emergenza sanitaria l’investimento si sta dirottando soprattutto su incontri on-line oppure diffusione di messaggi whatsapp o di richiami sui fogli di avvisi e sui bollettini. In vari modi si cerca di trasmettere l’idea di una Chiesa locale che non si arrende alle difficoltà e non procede solamente con l’iniziativa di singoli, ma punta a coinvolgere tutti, fedelissimi e lontani.

Altre parrocchie stanno proponendo momenti di preghiera e celebrazioni in cui consegnare il mandato di interrogarsi e di mettersi in ascolto della gente: che cosa dicono gli altri della parrocchia, della fede, dei preti … di questi cambiamenti epocali che stiamo vivendo?

Un certo numero di singoli fedeli ha mostrato interesse alla proposta sinodale. Attraverso il sito internet sono giunte le prime opinioni sul tema dei cambiamenti in corso nel mondo e nella Chiesa. Colpisce la voglia di parlare e di esprimere la propria opinione che testimonia la fiducia di essere ascoltati. Pur con toni di grave preoccupazione per le difficoltà del momento storico e di incertezza sul futuro non è spenta la speranza che la Chiesa locale possa ancora avere delle risorse da mettere in campo.

Tra le opinioni ricevute, spesso emerge il tema del prete, ossia di questa figura che è stata fino ad ora una sorta di simbolo del cristianesimo locale. A volte emergono riserve e critiche sui preti. Altre volte la preoccupazione di vederne l’invecchiamento e la scomparsa a partire dalle piccole comunità.

Trapelano anche segni di ottimismo e di entusiasmo collegati in particolare alla figura di papa Francesco e al suo impegno di riforma nella Chiesa. L’auspicio è che il Sinodo nostrano possa favorire un impegno analogo a livello locale.

Spicca per simpatia tra i messaggi ricevuti un’affermazione: «La speranza è che il Sinodo porti dei cambiamenti e non si dissolva come bava di lumaca che si dissecca al sole, con conseguente inarrestabile, progressiva insignificanza della Chiesa istituzionale».Le associazioni laicali e i movimenti ecclesiali come vengono coinvolte nel percorso sinodale?

Ogni associazione o movimento è invitato a condividere tutte le tappe del percorso sinodale: Ascolto – Confronto nelle assemblee – Attuazione.

Per quanto riguarda la prima tappa, quella in corso, ossia il tempo dell’ascolto, ogni gruppo è invitata a cercare occasioni di confronto al proprio interno sui quattro temi sinodali: cambiamenti, parrocchia, fede, prete.

Questo confronto interno va condotto in prospettiva sinodale, cioè con la costante preoccupazione di mettersi in ascolto di tutti, in particolare di quanti non parlano abitualmente oppure di quanti si sono allontanati dalla Chiesa o dalla fede. Anche le associazioni, i gruppi, i movimenti devono farsi interpreti delle voci lontane e confrontarsi su questo: « … che cosa dice la gente?» per poi passare alla domanda diretta: « … e noi che cosa diciamo?». Spesso proprio gli appartenenti a gruppi ecclesiali sono considerati confidenti per tante persone. Il Sinodo è un’occasione per dare voce a tante confidenze raccolte (ovviamente nel rispetto della riservatezza sulle persone) e per provare a discernere la voce dello Spirito nelle voci delle persone.

Ogni associazione o movimento è invitato in questa tappa a raccogliere le proprie riflessioni e quanto emerso in questa fase per inviarlo direttamente alla Segreteria del Sinodo (tramite mail).

Per quanto riguarda la seconda tappa, quella delle assemblee sinodali, singole associazioni e movimenti non avranno un delegato per ciascun gruppo, ma uno o due delegati che rappresentino complessivamente l’aggregazione delle associazioni e dei movimenti sul territorio. E’ previsto un delegato per l’Azione Cattolica diocesana (uno per Cuneo e uno per Fossano), in ragione della peculiarità di questa associazione all’interno della Chiesa locale. Le modalità per giungere alla scelta dei delegati verranno precisate e comunicate in seguito (entro gennaio). L’intento è di privilegiare in questo Sinodo la rappresentanza delle parrocchie (circa i 2/3 dei delegati sinodali saranno laici designati dalle parrocchie). Ci sarà comunque anche una parte di delegati provenienti dal clero, dai religiosi, dalle associazioni laicali.

I delegati per il Sinodo (laici, chierici, religiosi) verranno convocati per una prima riunione (in presenza o on-line) nella seconda metà di gennaio 2021. In questa occasione riceveranno ulteriori informazioni sul loro compito e sarà loro presentata la scheda con il secondo tema sinodale: la parrocchia.

La data per l’indizione ufficiale del Sinodo, prevista inizialmente per domenica 10 gennaio 2021, è annullata per l’emergenza sanitaria in corso e rinviata a momento successivo (ancora da fissare). Così pure le date delle quattro assemblee sinodali sono al momento sospese.

Per condividere le esperienze e le idee di questa tappa di ascolto, si invita a segnalare alla Segreteria del Sinodo le notizie di quanto si sta facendo in modo da diffondere idee creative da pubblicare nell’Area stampa del sito internet e metterle a disposizione dei siti diocesani, dei settimanali, di eventuali canali di comunicazione.

Per ogni informazione si può contattare la Segreteria (segreteria@sinodocuneoefossano.it).

Per le informazioni e il materiale si rimanda al sito www.sinodocuneoefossano.it

In allegato si inoltra la locandina di presentazione ad uso di associazioni, gruppi, movimenti.

 

A nome della Segreteria del Sinodo

don Giuseppe Pellegrino jr.