Regolamento

15 settembre 2021

Ai sensi del mio Decreto del 28 maggio 2021, con il quale convocavo il Sinodo diocesano di Cuneo e di Fossano, unico per entrambe le Chiese,

promulgo

il Regolamento del Sinodo diocesano, composto di 8 articoli e del calendario, nel testo qui allegato; 

esorto 

tutti i pastori a guidare i fedeli nella preghiera per il Sinodo diocesano e per il contestuale percorso del Sinodo dei vescovi della Chiesa universale, utilizzando i suggerimenti qui allegati. 

Tali disposizioni siano inserite negli atti ufficiali delle Curie e comunicate a chi di dovere. 

Dato a Cuneo e a Fossano, lì 15 settembre 2021 

+ Piero Delbosco

Vescovo 

Regolamento del Sinodo diocesano di Cuneo e di Fossano

convocato il 28 maggio 2021 dal vescovo Piero Delbosco

art. 1 – Organismi del Sinodo 

Sono organismi del Sinodo: l’Assemblea sinodale; la Segreteria del Sinodo; il Gruppo di studio; i consulenti esterni.

art. 2 – L’Assemblea sinodale

L’Assemblea sinodale è il plenum dei sinodali, costituiti a norma del Decreto del Vescovo diocesano del 28 maggio 2021, i quali discutono ed approvano le varie sezioni dello Strumento di lavoro, articolato in proposizioni e suddiviso in temi. 

art. 3 – La Segreteria del Sinodo

§1. La Segreteria è composta da due Segretari generali, di cui uno coordinatore e da altri collaboratori presentati dal Segretario generale coordinatore al Vescovo e da questi approvati. Tra i collaboratori possono esserci anche dipendenti delle Curie diocesane, che lavorano alle dirette dipendenze del Segretario generale coordinatore, secondo accordi presi con i rispettivi Moderatori delle Curie.

§2. Essa ha il compito di curare la predisposizione di tutti gli strumenti necessari al buon andamento dei lavori sinodali; di predisporre la documentazione per la discussione e le votazioni; di trasmettere ai sinodali la convocazione e l’ordine del giorno delle singole Sessioni; di prendere nota delle presenze e delle assenze; di redigere i verbali dei lavori sinodali; di provvedere all’archiviazione dei documenti; di organizzare la comunicazione mediante apposito ufficio stampa che curi la comunicazione pubblica nei confronti delle comunità e del territorio in generale.

§3. Lo strumento ufficiale di comunicazione del Sinodo di cui si avvale la Segreteria è il sito www.sinodocuneoefossano.it con i canali social ad esso collegati.

art. 4 – Il Gruppo di studio
I membri del Gruppo di studio sono scelti dai Segretari generali: in itinere può essere integrato da altri membri e articolato in Commissioni. Il Gruppo di studio ha il compito di elaborare una prima riflessione critica sui temi sinodali e di aggiornare strumenti per la consultazione dei fedeli e delle comunità sui medesimi temi. Quindi, analizza il materiale pervenuto dalla consultazione per farne una rilettura critica e preparare delle sintesi relative ai nodi problematici e alle nuove sensibilità presenti nel Popolo di Dio. Infine, il Gruppo di studio collabora con la Segreteria generale per predisporre lo Strumento di lavoro nella forma di proposizioni da sottoporre al confronto dell’Assemblea.

art. 5 – I consulenti esterni
Sono studiosi scelti dai Segretari generali in possesso di competenze teologiche riconosciute a livello accademico o comunque all’interno di istituzioni ecclesiali, disposti a dedicarsi allo studio dei temi sinodali offrendo le proprie competenze specifiche e aiutando nella rilettura del materiale pervenuto dalla consultazione dei fedeli e delle comunità.

art. 6 – I temi sinodali
§1.
Il Sinodo concentra la propria attenzione su quattro temi proposti dalla Segreteria del Sinodo e approvati dal Vescovo nel Decreto del 28 maggio 2021: i cambiamenti, la parrocchia, la fede, il prete. Vengono scelti in quanto temi di immediata rilevanza nella comunicazione pubblica e capaci di raccogliere molteplici nodi contemporanei dell’esperienza ecclesiale.

§2. Oltre ai quattro temi proposti si raccolgono proposte direttamente da parte dei fedeli e delle comunità per individuare un quinto tema sinodale, in grado di raccogliere consenso tra i fedeli per la propria attualità. Ad esso verrà dedicata l’ultima sessione delle Assemblee sinodali. 

art. 7 – Svolgimento delle sessioni dell’Assemblea sinodale

§1. Le Assemblee sinodali sono previste in cinque sessioni. Ciascuna di esse è dedicata ad uno dei temi sinodali. Il Vescovo può decidere, su proposta della Segreteria, di ampliare il numero delle sessioni e di cambiarne la sede in caso di necessità.

§2. Sede delle convocazioni in presenza delle sessioni dell’Assemblea sinodale sono alternativamente le chiese parrocchiali di San Paolo in Cuneo e di Sant’Antonio in Fossano, secondo il calendario allegato al presente Regolamento che può essere aggiornato ai sensi del §1.

§3. Per ciascuna sessione dell’Assemblea il Segretario generale coordinatore designa tra i membri della Segreteria chi dovrà svolgere funzione di moderatore: dare la parola secondo l’ordine degli interventi, richiamare chi si allontana dall’argomento o dallo spirito richiesto per il lavoro sinodale, togliere la parola al termine del tempo prefissato di tre minuti, richiedere brevi precisazioni se risultano necessarie per la comprensione.

§4. Ogni sessione sinodale è aperta da un appuntamento a distanza on-line sul canale social dedicato, con la presentazione a tutti i sinodali del tema, con le relative proposizioni dello Strumento di lavoro di cui all’art. 2.

§5. La successiva convocazione in presenza di ogni sessione, entro una settimana dall’appuntamento a distanza, affronta il tema con due momenti distinti: il primo dedicato all’ascolto di voci e il secondo al dibattito assembleare.

§6. Per il momento di ascolto ogni intervento ha un tempo massimo di tre minuti, regolato da clessidra. Possono intervenire per primi fino ad un massimo di dieci sinodali, che devono prenotarsi con e-mail inviata alla Segreteria del Sinodo almeno quattro giorni prima, precisando il numero della proposizione su cui intendono prendere la parola; seguono fino ad un massimo di cinque interventi di altri sinodali su invito della Segreteria, fatto pervenire almeno due giorni prima; seguono ancora cinque interventi di altri sinodali su richiesta del momento, secondo l’ordine stabilito dal moderatore.

§7. Chi ha preso la parola può replicare solo dopo avere ascoltato quanti non sono ancora intervenuti, se il moderatore lo consente, in considerazione anche del tempo massimo previsto per la sessione. La replica o l’integrazione di quanto presentato può sempre avvenire nella forma scritta con una comunicazione sintetica e chiara inviata via e-mail alla Segreteria del Sinodo entro una settimana dalla conclusione della sessione.

§8. Al momento di ascolto segue il dibattito in assemblea, coordinato dai Segretari generali del Sinodo, con l’obiettivo di giungere a nuova formulazione delle proposizioni sinodali presenti nello Strumento di lavoro

§9. Dopo il tempo di dibattito, l’assemblea viene sciolta, rinviando alla successiva convocazione la votazione delle proposizioni, che intanto verranno riformulate dalla Segreteria alla luce dell’ascolto e del dibattito. 

§10. La votazione su ciascuna proposizione riformulata è fatta all’inizio della convocazione prevista in presenza della sessione successiva; avviene per alzata di mano ed è differenziata per ciascuna proposizione. Comprende la doppia possibilità di espressione su quanto proposto: placet che indica consenso oppure non placet che indica non consenso; in caso di astensione dal voto ciascun sinodale deve esprimere per scritto le proprie motivazioni inviando e-mail alla Segreteria entro la settimana successiva. Su ciascuna proposizione viene annotato il grado di consenso raccolto attraverso le votazioni, cioè quanti placet e quanti non placet

§11. Le proposizioni che risulteranno povere di consenso (con pochi placet) potranno essere ripresentate in una sessione successiva su richiesta della Segreteria. In tal caso la ripresentazione dovrà essere motivata e si procederà a nuova votazione.

§12. Poiché il Sinodo non è un’Assemblea con capacità decisionale, ma la esercita con il Vescovo diocesano e sotto di lui, i suffragi non hanno lo scopo di giungere ad un accordo maggioritario vincolante per il vescovo, bensì di accertare il grado di concordanza dei sinodali sulle proposte formulate, dando evidenza al sensus fidei fidelium. 

§13. L’appuntamento a distanza on-line è introdotto con la Preghiera per il Sinodo; la convocazione in presenza di ciascuna sessione è introdotta da una breve celebrazione della Parola, presieduta del Vescovo, ed è conclusa con la recita della Preghiera del Sinodo.

§14. Le sessioni sono di norma presiedute dal Vescovo, sia a distanza che in presenza, salvo che, per gravi motivi, egli abbia delegato uno dei Vicari generali a sostituirlo. Il Presidente dichiara l’apertura e la chiusura di ogni sessione, guida la preghiera, anche con omelie, e di norma non interviene nel dibattito, esercitando l’ascolto e riservandosi il discernimento ultimo. 

§15. Il Segretario generale con la Segreteria predispone un programma di massima circa il calendario e la durata delle sessioni sinodali, apportando di volta in volta eventuali modifiche, tenendo conto dell’andamento dei lavori e delle richieste.

Art. 8 – Conclusione del Sinodo 

§1. Terminate tutte le sessioni previste, la Segreteria del Sinodo raccoglie in maniera organica i testi e redige un Documento finale con le proposizioni sinodali, da consegnare al Vescovo, affinché possa procedere liberamente nella stesura del Libro Sinodale. La Segreteria redige inoltre un Messaggio sinodale da rendere pubblico e per sintetizzare il percorso compiuto e presentarlo all’interno delle comunità cristiane e alla società civile. 

§2. Viene denominato Libro sinodale l’insieme dei documenti sottoscritti dal Vescovo: Costituzioni sinodali che riprendono i temi del Documento finale, canonizzandone o meno le proposizioni, che diventano articoli; Decreti sinodali che danno attuazione alle Costituzioni, aggiornando il diritto particolare delle Diocesi, e dunque stabilendo il diritto particolare unico della nuova Diocesi su Statuto della Curia diocesana, accorpamento delle parrocchie, celebrazione dell’Eucaristia e dei Sacramenti dell’Iniziazione cristiana, amministrazione dei beni temporali, istituzione di ministeri… e quanto serve per adeguare l’istituzione diocesana alle mutate situazioni del tempo odierno. 

§3. Il Libro sinodale prende forza di legge con la promulgazione del Vescovo diocesano, entro otto mesi dal termine dell’ultima sessione dell’Assemblea sinodale: viene reso pubblico e consegnato ai fedeli mediante una Celebrazione eucaristica conclusiva del Sinodo presso la Chiesa Cattedrale di Fossano.

§4. Il Libro sinodale viene trasmesso anche all’Arcivescovo Metropolita di Torino, alla Conferenza Episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta e alla Conferenza Episcopale Italiana. Tramite il Legato del Romano Pontefice viene inviato alla Congregazione per i Vescovi e alla Segreteria generale del Sinodo dei vescovi. 

§5. Fino alla promulgazione del Libro sinodale, il Consiglio presbiterale di ciascuna diocesi rimane in carica, oltre il termine previsto, ed esercita le proprie funzioni all’interno dell’Assemblea sinodale, senza essere convocato all’infuori di essa, salvo siano necessari specifici e inderogabili adempimenti.