QUARTA SESSIONE DELL’ASSEMBLEA SINODALE

QUARTA SESSIONE DELL’ASSEMBLEA SINODALE

PRIMA PARTE: 26 NOVEMBRE 2021 ORE 21-22

Serata di presentazione on-line da Sala MassaSeminario Vescovile di Cuneo

In presenza: Mons. Piero Delbosco, Degioanni Patrizia, Dutto Paola, Chiaramello don Pierangelo, Pellegrino don Giuseppe

Collegamenti da remoto: 72

La sessione è stata presieduta dal vescovo Mons. Piero Delbosco.

Nel saluto iniziale il vescovo ha ringraziato tutti i sinodali per il lavoro svolto fino ad ora, sottolineando l’impegno costante di tutti e in modo particolare della segreteria. La preghiera per il sinodo ha dato così avvio alla serata dedicata alla presentazione delle 9 proposizioni sul tema del PRETE, che saranno discusse nella seconda sessione del 3 dicembre.

Le PROPOSIZIONI 

Una veloce carrellata iniziale su pretese, lamentele e luoghi comuni ricorrenti relativi al prete, con alcune espressioni plausibili e altre invece sensibilmente esagerate, ha fatto emergere uno stile diffuso ma da non assumere nella comprensione della questione: il giudizio. Occorre fuggire la semplice e comoda posizione di coloro che prendono le distanze, puntando il dito, a favore invece di un confronto sul prete all’interno del contesto più ampio del popolo di Dio di cui tutti facciamo parte, cercando di compiere insieme un passo in avanti.

Alcuni video brevi, tratti dal materiale della scheda sul Prete, hanno corredato la presentazione delle proposizioni, offrendo testimonianze di preti e laici intorno alla figura del prete: la sua l’identità, il suo punto di vista, i sogni e i desideri suoi e della gente.

Dalle proposizioni emerge l’importanza della presenza del prete nel cammino personale specialmente quello fatto in gioventù, ma si rimarca anche la necessità che il prete abbia una maggiore preparazione culturale e capacità relazionale nello svolgere il suo ministero per il contesto odierno. Pesano indubbiamente sulla figura del prete gli scandali conosciuti e amplificati dai media, il cattivo esempio dato da alcuni preti sul fronte della povertà, e anche per un esercizio autoritario del ministero. Questa situazione complessiva genera frustrazione e incide in modo negativo sul vissuto umano.

Preoccupa l’età media sempre più elevata e soprattutto la mancanza di vocazioni nei giovani. La questione vocazionale deve essere posta all’attenzione di ogni comunità e ogni sacerdote: c’è bisogno di un lavoro più organico e di un entusiasmo più esplicito. La questione del ridimensionamento del carico pastorale di ciascun presbitero implica la necessità che i laici assumano responsabilità nella conduzione di comunità e che la diocesi istituisca dei ministeri laicali e curi una precisa normativa per le responsabilità pastorali di questi.

In ultimo i preti non siano soli, ma curino una consuetudine alla comunione presbiterale, alle relazioni fraterne con tutti, e non venga meno la cura della propria spiritualità.

SECONDA PARTE: 3 DICEMBRE 2021 ORE 19.30-22.15

Votazione, ascolto e confronto presso Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate in Fossano

Presidenza: Mons. Piero Delbosco, Vescovo di Cuneo e di Fossano

Segreteria: Degioanni Patrizia, Dutto Paola, Chiaramello don Pierangelo, Pellegrino don Giuseppe

Sinodali presenti: 80

L’assemblea è stata moderata da don Pierangelo Chiaramello, co-segretario generale.

Il canto di invocazione allo Spirito ha accompagnato l’introduzione dell’Evangeliario e della lampada accesa per dare avvio all’assemblea. È seguita una breve liturgia della Parola presieduta dal vescovo, con la proclamazione del testo evangelico di Gv 21, 15-19 e l’omelia. L’intera assemblea si è unita infine con la Preghiera per il Sinodo. Un momento ulteriore di preghiera ha sottolineato il ricordo di Mons. Aldo Giordano, Nunzio Apostolico presso l’Unione Europea, scomparso il 2 dicembre.

Il tempo immediatamente successivo è stato dedicato alle votazioni delle proposizioni riguardanti la Fede. La votazione delle singole proposizioni, che ha registrato alcune astensioni e alcuni voti contrari, ha visto globalmente una grande maggioranza approvare tutte le proposizioni. Si è quindi proceduto alla votazione scritta per la scelta del 5° tema. Tra i 9 temi proposti i voti delle schede hanno fatto emergere due temi di fondo: il Ruolo dei laici nella chiesa e Affetti Matrimonio Desiderio umano. Una ulteriore votazione per la scelta fra questi due temi, questa volta per alzata di mano, ha visto prevalere il tema del Ruolo dei laici nella chiesa.  

Quindi la serata ha avuto una notevole intensità, occupata dall’ascolto e dal confronto sulle 9 proposizioni sul PRETE che fanno parte dello Strumento di lavoro, presentate nella serata on-line del 26 novembre. Gli interventi prenotati sono stati 10 e 17 quelli liberi in assemblea, per un totale di 27. 

L’Assemblea si è espressa con grande libertà e puntualità. Gli interventi hanno sottolineato la necessità di precisazioni teologiche e pastorali sulla figura del prete, anche riguardo agli elementi che qualificano il servizio ministeriale. Occorre una lettura più di fede del suo servizio e della sua presenza. Questione dibattuta è stata la necessità di ridimensionare il carico pastorale di ciascun sacerdote che ha troppe incombenze, a cominciare ad esempio dalla catechesi, dove persone qualificate con studi all’ISSR potrebbero farsi carico di tale servizio, e nell’economia, dove con indicazioni e configurazioni giuridiche adatte, persone più competenti potrebbero sgravare il presbitero da queste occupazioni.

Su questa linea diversi interventi hanno richiamato l’urgente puntualizzazione della questione dell’unità pastorale, precisando meglio con linee guida la collaborazione tra comunità, anche per non essere un peso ulteriore nel servizio del parroco. La figura dei diaconi in questo ed altri contesti dovrebbe essere rivalutata e ricompresa in senso non semplicemente subalterno al prete. 

È emersa anche l’indicazione che i presbiteri, nel limite del possibile, vivano insieme, ma che i laici stessi nelle comunità diventino famiglie per i preti e che questi ultimi varchino di più la soglia delle loro case. Una indicazione è venuta anche nei confronti dei preti giovani perché siano ascoltati e accompagnati e nel loro ministero, oggi il contesto è molto difficile ed esige una particolare forza d’animo e una maturità personale esplicita.

Infine è emersa la questione del celibato dei preti, come elemento da mettere a tema: è ancora utile oggi, positivo e vantaggioso? La domanda esigerebbe una risposta che come tale non compete in senso assoluto a questa assemblea. L’assemblea sinodale però ha voluto porre la questione, del resto già emersa nella consultazione.

Alla Segreteria del Sinodo spetta ora rielaborare quanto emerso per proporre una ri-scrittura delle proposizioni discusse. Nella data del 21 gennaio 2022, in occasione della quinta sessione, che sarà dedicata al tema del “Ruolo dei laici nella chiesa”, la nuova formulazione verrà sottoposta a votazione.